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10 ANNI DI STORIA

Chi crede nella numerologia pensa che ogni numero o data abbia una misteriosa proprietà soprannaturale. Ebbene, senza scomodare maghi o medium specializzati, anche noi della Grifo abbiamo il nostro numero fortunato, o meglio la nostra data fortunata: il 19 Maggio.

Infatti è stato proprio in questo stesso giorno che la Grifo ha vinto le due finali (la prima nel 2000, la seconda nel 2001) che le hanno permesso di passare dalla I Divisione alla Serie D, passando dalla Promozione: un doppio salto tanto inatteso quanto sognato da chiunque abbia mai giocato in una squadra. Un gruppo compatto e unito dal desiderio di divertirsi giocando insieme: questa è stata ed è tuttora la forza della Grifo. Ecco perché sperando di coinvolgere chi leggerà queste righe vogliamo raccontare la favola di questa società, nata quasi per gioco…

Correva l’anno 1993 quando dalle menti di Massimo Bassi, Luca Costa e Stefano Mongardi nacque la volontà di cimentarsi in un campionato "professionistico", dove oltre ai due punti in palio ci fosse anche una sfida a scalare le categorie. Insieme al coach Antonio Pirazzoli, meglio conosciuto ad Imola come "Digest", venne assemblata una squadra che vedeva nelle sue file vecchi marpioni e giovani promettenti, questi ultimi provenienti soprattutto dalle giovanili della Virtus o da insoddisfacenti esperienze in campionati amatoriali. Durante la calda estate si decise di disputare il campionato di II Divisione, corrispondente allora al primo gradino della lunga scala per raggiungere la serie A della pallacanestro. Mancava però la struttura societaria, che fortunatamente venne fornita dal magnate Andrea Lo Presti detto "Lopez", oggi general manager della Virtus Imola, allora presidente della Polisportiva Olimpia, società a conduzione familiare (il consiglio era infatti costituito dalla famiglia Lo Presti) e che annoverava tra le tante sezioni anche quella del basket. Lo sponsor era il Gran Prix Pub. La squadra era formata dai seguenti giocatori: Stefano Mongardi (a mezzo servizio causa il servizio militare), Sauro Gramantieri, Massimiliano Mossini, Giampiero Bassi, Jacopo Chiarini, Marco Maccaferri, Marco Marangoni, Massimo Bassi, Alberto Fini, Nicola Beltrandi, Walter Grandi, Fabrizio Zaccherini, Roberto Fabbri, Luca Costa e Pier Luca Freschi. La neonata squadra ottenne 11 successi su 18 partite e si classificò al quarto posto del girone eliminatorio.

POLISP. OLIMPIA GRAND PRIX PUB 1993/94
Da sin. in piedi: A. Lo Presti (Pres.), J. Chiarini, S. Gramantieri, M. Maccaferri, M. Mossini, M. Bassi, M. Marangoni, A. Pirazzoli (All.). Seduti: G. Bassi, A. Fini, N. Beltrandi, W. Grandi, F. Zaccherini, R. Fabbri, L. Costa, P.L. Freschi.
Questo primo anno servì al trio fondatore per fare esperienza, pronti per ripartire di slancio la stagione successiva. Qualche cambiamento avvenne, a partire dal nuovo sponsor Nerio Galamini, fino ad arrivare alla panchina dove "Digest" lasciò il timone a Massimo Bassi, il quale, a causa del ginocchio "ballerino", decise di cimentarsi nel difficile ruolo di coach pur di condividere con gli amici questa esperienza. Lasciarono la squadra Marangoni e Fabbri per migrare nel campionato amatori mentre si aggiunsero nuovi elementi. Con l’arrivo di Luca Zaccherini, Albert Calamelli, Mauro Mazza, Davide Foschi e con Stefano Mongardi finalmente a pieno servizio dopo il servizio militare, l’obiettivo dichiarato era la promozione alla categoria superiore. Dopo una travolgente fase regolare dove la squadra ottenne 11 vittorie su 12 partite perdendo solo l’ultima di ritorno a risultato ormai acquisito, nei play-off purtroppo finì male contro il Zola Predosa, che dopo aver perso gara 1 ribaltò il risultato in gara 2 per poi chiudere il discorso alla bella in campo neutro.


POLISP. OLIMPIA NERIO GALAMINI 1994/95
Da sin. in piedi:  F. Zaccherini, A. Fini,  W. Grandi, J. Chiarini, S. Mongardi, A. Calamelli, M. Mossini, M. Maccaferri, S. Gramantieri, N. Beltrandi, L. Zaccherini, L. Costa, P.L. Freschi. Seduto: M. Bassi (All.)
La delusione per la sconfitta in finale fu in parte mitigata l'anno successivo grazie al ripescaggio in I divisione. Infatti la Polisportiva Olimpia era giunta quinta assoluta dietro le 4 promosse (allora il campionato di II divisione annoverava una trentina di squadre con 4 promozioni) e quindi godeva era la prima avente diritto al ripescaggio. Luca Costa si consolidò come dirigente organizzatore della sezione basket dell'Olimpia e rilanciò la sfida nella categoria superiore. Alla conferma dello sponsor e dell’allenatore, si contrapposero le partenze di Massimiliano Mossini, Pier Luca Freschi, Nicola Beltrandi e Walter Grandi. L’arrivo di Massimiliano Bacchini consolidò ulteriormente il settore dei "piccoli", mentre Ronnie Gavelli si aggiunse con la sua proverbiale "grinta" ed infatti la Pol. Olimpia fece un buon campionato. Nella fase regolare gli imolesi ottennero 11 successi su 14 partite giungendo primi nel girone. Ai play-off si fronteggiò dapprima l’Argelato che dopo aver perso gara 1 addirittura in gara 2 non si presentò, poi in semifinale ci si scontrò contro il Fiamma Sada (del quale sentiremo ancora parlare…) liquidato con un secco 2 – 0 . In finale si sarebbe dovuto affrontare il temutissimo Basket Mazzini, che da anni stava tentando la promozione, oltre ad aver vinto le ultime due edizioni del torneo Città di Bologna. Le premesse per un’altra doccia gelata c'erano tutte. Teatro della sfida fu la palestra-bunker delle scuole Carracci a Bologna. Subito otto nel punteggio per 17–2 si ripresentarono gli spettri dell’anno precedente, poi invece la splendida rimonta coronata con una sonora vittoria 111–98 portò gli imolesi alla tanto desiderata Promozione. Era l’11 giugno 1996.


 POLISP. OLIMPIA NERIO GALAMINI 1995/96
Da sin. in piedi: J. Chiarini, R. Gavelli,  A. Calamelli, M. Mazza, S. Gramantieri, M. Maccaferri. Seduti:  L. Zaccherini, L. Costa, F. Zaccherini, M. Bassi (All.), M. Bacchini, D. Foschi, A. Fini.
La vittoria riempì di entusiasmo tutti a tal punto che Bassi, Costa e Mongardi in storico di tentare da soli l’avventura del basket, ma serviva una società con tanto di partita IVA e statuto. Nell'estate del 1996, alla presenza della bella commercialista Silvia Poli, nacque ufficialmente la Grifo Basket Imola 1996. La paternità del nome va attribuita alla fervida fantasia di Luca Costa, che come l’anno precedente vestiva il ruolo di dirigente respoaccordo con Lo Presti decisero di svincolarsi dalla Polisportiva Olimpia. Tre anni di esperienza consentivano al nucleo nsabile oltre che di giocatore. Stefano Mongardi invece assunse la presidenza, figura indispensabile a livello formale, mentre Massimo Bassi, Giampiero Bassi e Davide Foschi completarono il consiglio direttivo. La nuova categoria imponeva un budget maggiore, pertanto la dirigenza si sforzò di trovare denaro per far fronte alle spese: Fabbi Imola divenne il nuovo sponsor principale. Si cambiò anche il campo di gioco, infatti venne abbandonata la vecchia palestra F.lli Ruscello per passare alla nuovissima palestra dell'ITIS di Via Kolbe (ora Palestra Ravaglia). Nel roster si registrò soltanto la partenza di Ronnie Gavelli causa militari, mentre furono tre i nuovi arrivi: Valerio Rocchi, Andrea Trocchi e Luca Minichiello. Massimo "Bassetta" Bassi si confermò per il terzo anno consecutivo alla guida della squadra. Per la prima volta in un campionato così impegnativo (due gironi da 12 squadre con una fase regolare di 22 partite) la neonata Grifo non sembrò soffrire la giovane età vincendo a sorpresa cinque dei primi sette incontri. Purtroppo poco dopo il giocattolo si ruppe: agli infortuni di Luca Zaccherini e di Bacchini si unì un’incrinatura a livello societario culminata con il –34 (record negativo) subito in casa alla nona di andata ad opera dell’Atletico Borgo. Coach Bassi si dimise, poi, grazie alle insistenze del presidente Mongardi, ritornò in squadra, ma ormai il danno era fatto: nove sconfitte consecutive gettarono la Grifo in piena zona retrocessione. Le restanti sei partite furono vissute con tensione dagli imolesi. Purtroppo le tre vittorie ottenute non evitarono la retrocessione. In quell’annata disastrosa la Grifo vinse 8 partite su 22 e si classificò undicesima.


GRIFO BASKET IMOLA FABBI IMOLA 1996/97
Da sin. : G. Bassi (Dirig.), F. Zaccherini, L. Zaccherini, D. Foschi, S. Mongardi, J. Chiarini, S. Gramantieri, A. CAlamelli, L. Minichiello, M. Mazza, A. Trocchi, V. Rocchi, M. Bacchini, L. Costa, A. Fini, M. Bassi (All.).
È nei momenti difficili che viene fuori il carattere: consapevoli degli errori commessi, la dirigenza decise di rinnovarsi e di ripartire con entusiasmo. Luca Costa abbandonò la società a causa di problemi di lavoro. Il ruolo di dirigente responsabile fu occupato da Davide Foschi. Mongardi rimaneva presidente. Il posto da consigliere lasciato vuoto da Costa venne rilevato da Walter Grandi (già giocatore nelle stagioni 93/94 e 94/95). Lo sponsor principale divenne la Stargas mentre Massimo Bassi un po’ per delusione ed un po’ per impegni di lavoro passò il testimone a Roberto Fabbri (già giocatore nella stagione 93/94) rimanendo comunque al suo fianco come vice. Il parco giocatori cambiò radicalmente con cinque storici addii: Luca "Zac" Zaccherini, Sauro "Teo" Gramantieri, Mauro Mazza, Fabrizio Zaccherini e Luca Costa. L’obiettivo primario era tornare subito in Promozione e per questo la squadra viene rinforzata con gli arrivi di Francesco Gubinelli, Carlo Pirazzoli, Francesco Costa, Paolo Pederzoli, Andrea Arcangeli e la vecchia conoscenza Marco "Duke" Mongardi. Vista la lunga rosa a disposizione, allo scopo di rodare bene i nuovi arrivi, la coppia Fabbri-Bassi optò per il torneo precampionato Città di Bologna, una bella esperienza che portò la prima coppa nella bacheca della Grifo, ottenuta grazie al terzo posto finale. Ma l’obiettivo primario era il campionato: cinque gironi per un totale di 50 squadre. Gli imolesi ingranarono subito la quinta vincendo 14 volte su 18, nonostante Bacchini giocasse pochissime partite a causa di ripetuti infortuni. La Grifo si presentò ai play-off forte del primo posto ottenuto nella fase regolare, saltando così il primo turno ed incontrando quindi nelle semifinali la Fortitudo Crevalcore. A Crevalcore gli imolesi persero con un punteggio da minibasket (54–50) una partita caratterizzata dagli errori. Il ritorno però fu una cavalcata vincente verso la finalissima in campo neutro. Il 30 maggio 1998 nella palestra Pertini a Bologna erano di scena le 4 finali per la promozione, la Grifo se la doveva vedere con la Libertas Alfa Promo di Bologna, squadra giovane e temibile. L’incontro fu avvincente ed equilibrato. Quando ormai tutto sembrava perduto, il giovane Gubinelli segnò tre triple tra cui quella del sorpasso a 8 secondi dalla sirena. La panchina era tutta in piedi, c’era già chi si abbracciava, ma gli avversari effettuarono la rimessa velocemente e con un passaggio lungo servirono ad un giocatore in angolo. A solo due secondi dal termine quest’ultimo riescì a passare al compagno libero sotto canestro… la sirena suonò mentre la palla attraversava la retina, la Grifo aveva perso. Amara è la sconfitta, beffardo il destino, soprattutto quando si è accarezzata la vittoria così da vicino. Attoniti i giocatori e il folto pubblico imolese accorso, si respirava un clima surreale all’interno dello spogliatoio, qualcuno in borsa aveva già pronte le bottiglie di spumante…

GRIFO BASKET IMOLA STARGAS 1997/98
Da sin. in piedi:  J. Chiarini, F. Gubinelli, A. Trocchi, P. Pederzoli, L. Minichiello, A. Arcangeli, M. Mazza, A. Calamelli, V. Rocchi, C. Pirazzoli. Seduti: M. Mongardi, D. Foschi,  M. Bassi (V.All.), R. Fabbri (All.), S. Mongardi, F. Costa.
  Una retrocessione ed una promozione mancata all’ultimo secondo in due anni sembrano una punizione ingiusta per Mongardi e soci. Verrebbe voglia di mollare, ma il desiderio di dimostrare che quella squadra poteva fare meglio era così grande che si decise di non mollare. La dirigenza decise di tornare alle origini, ponendosi come obiettivo primario il divertimento fra amici senza guardare al risultato. Roberto Fabbri, dopo la cocente delusione dell'anno precedente, abbandonò per andare a giocare negli amatori, a Bassi, persi un po’ di chili, tornò la voglia di giocare. Si richiamarono inoltre in squadra Fabrizio Zaccherini, Ronnie Gavelli e Luca Costa, quest'ultimo anche in veste di consigliere al posto di Walter Grandi. I giovani Gubinelli, Pederzoli, Pirazzoli, Costa e Arcangeli approdati l’anno precedente lasciarono la squadra. Anche Alberto Fini disse addio alla Grifo dopo ben 5 anni. Lo sponsor cambiò nuovamente: era la volta del Corriere Executive. Anche il campo di gioco cambiò e divenne la Palestra Cavina, dove si gioca tuttora. Alla guida della squadra venne ingaggiato Emilio Vigori, vecchia gloria della Virtus Imola. L’innesto del lungo Giuseppe "Pennello" Gianforte fu di grande giovamento per lo spogliatoio grazie alla sua grande simpatia, un po’ meno alla squadra a causa della sua proverbiale flemma. Il campionato, uguale come formula al precedente (cinque gironi per un totale di 50 squadre), andò via veloce. La Grifo vinse 11 partite e ne perse 7, classificandosi al terzo posto. Nel primo turno di play-off affrontò il Pianoro. L’avversario si dimostrò insormontabile per gli imolesi che persero entrambe le partite, terminando così il campionato. In quell'anno fu con noi come dirigente accompagnatore anche Terenzio Sgubbi. Purtroppo, a causa della sua prematura scomparsa, abbiamo potuto solo in parte apprezzare la sua grande simpatia e umanità; manteniamo però vivo in noi il suo ricordo e ci piace pensare che continui a seguire le nostre gesta…

GRIFO BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 1998/99
Da sin. : D. Foschi, L. Costa, M. Bacchini, A. Trocchi, A. Calamelli, G. Gianforte, E. Vigori (All.), L. Minichiello, V. Rocchi, R. Gavelli, M. Bassi, S. Mongardi, M. Mongardi.
Arriviamo così praticamente ai giorni nostri, cioè al 1999 che, dopo l'anno della fondazione, è sicuramente l'anno più importante e di svolta. Luca Costa esce (questa volta definitivamente) dalla società ed il suo posto in consiglio viene preso da Cecilia Baroncini, moglie del presidente Mongardi. Accanto a lei rimangono i tre consiglieri "storici" Massimo e Giampiero Bassi (non sono fratelli, ne cugini!?) e il fresco ing. Davide Foschi. Riconfermato lo sponsor sorge il problema del coach, ruolo che viene rioccupato da Massimo Bassi, che appende definitivamente le scarpe al chiodo (per la cronaca l’ultimo canestro in una gara ufficiale il buon Bassetta l’ha segnato il 14/04/99 in occasione della trasferta vinta ad Ozzano contro l’ITC dove segnò 8 punti). Se ne vanno "Pennello" Gianforte, Valerio Rocchi , "Firu" Zaccherini e "Duke" Mongardi, mentre arrivano Emanuele Mazzini, Christian "Visu" Visani, Franco Baroncini e Samuele Manuelli. L'ennesimo campionato di I divisione comincia nel peggiore dei modi: due sconfitte nelle prime tre partite e con Mazzini e Visani subito infortunati. La Grifo trascorre le feste natalizie con la paura di avere sottovalutato il campionato. Ma il destino stava per ricordarsi della Grifo: alla ripresa del campionato il 9 Gennaio 2000 in trasferta a Castel San Pietro, 6 uomini a referto guidati da Foschi nell’insolita veste di coach a causa di una caviglia rotta (tutti gli altri, coach Bassi compreso, erano a letto influenzati) sbancano il Palaterme, dando il via ad una serie incredibile di vittorie. La squadra acquista via via sempre più fiducia e dopo la sconfitta maturata a Castel Guelfo il 23 febbraio contro la prima della classe, fino al termine della regular season saranno solo vittorie. Il conto finale sarà di 3 perse e 13 vinte. Giunta seconda dietro al Medicina, la Grifo affronta nel primo turno di play-off l’Annunziata di Bologna, regolata con un secco 2 a 0. Rimangono in lizza 12 squadre per 4 promozioni. La federazione cambia il classico sistema a eliminazione diretta e raggruppa le restanti in mini gironi all’italiana composti da tre squadre. Le vincenti accedono alla Promozione. La Grifo è abbinata al Levus Basket ed al Voltone Basket, due formazioni dai volti diametralmente opposti, la prima composta di over 30, esperta e dai ritmi blandi, la seconda invece giovane e veloce. Il 13 maggio 2000 alla Cavina arrivano i "vecchietti" bolognesi. Coach Bassi ordina un forcing asfissiante per non dare tempo agli attempati avversari di impostare il ritmo a loro più congeniale. È subito break, con Mazzini e soci che sembrano regolare la faccenda nei primi minuti (si giocava ancora sui due tempi da 20). Gli ospiti però piano piano rosicchiano lo svantaggio e i minuti finali sono da thrilling. A quel punto ci pensa capitan Bacchini che con un cesto più aggiuntivo regala la vittoria alla Grifo 61 a 56. Gli imolesi sono ad un passo dalla Promozione, infatti vincendo anche l’altro confronto, la terza partita fra le perdenti sarebbe inutile. Il 19 Maggio 2000 alla palestra della Birra a Bologna la Grifo affronta il Voltone Basket. Sotto subito nel punteggio 17–4, incapaci di arginare i ficcanti contropiede dei giovani avversari, Bassi rivede i fantasmi della finale del 1996 alla Carracci. Poi Mongardi, Mazzini e Calamelli (60 punti totali) prendono per mano la squadra e ribaltano il risultato già nei primi 20’. Nella ripresa la Grifo è galvanizzata, anche Manuelli, esordiente nella categoria, viene utilizzato e porta il suo prezioso contributo. Alla fine sul tabellone è stampato 66 – 75 per la Grifo. La Grifo vince quindi con merito, ed è un tripudio di gioia e di abbracci tra i tanti sostenitori al seguito. Imola chiude l’annata sportiva con 17 vittorie (di cui 11 consecutive dopo il 23 febbraio) e 3 sole sconfitte, con la difesa meno perforata del campionato: la miseria di 56,5 punti subiti a partita.

GRIFO BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 1999/2000
Da sin. in piedi: F. Baroncini, R. Gavelli, E. Mazzini, S. Manuelli, L. Minichiello, A. Calamelli, A. Trocchi. Seduti: M. Bacchini, G. Bassi, D. Foschi, M. Bassi (All.), S. Mongardi, R. Fabbri, C. Visani.
Il successo galvanizza la dirigenza, che si getta a capofitto per organizzare al meglio la stagione futura e non arrivare impreparati. Febal pur rimanendo nel roster dei giocatori decide mettere la sua esperienza a disposizione di Bassi alla guida della squadra. Manuelli saluta e ringrazia per la bella esperienza, Visani infortunatosi ad inizio anno aveva già deciso di smettere. Per la prima volta dopo 8 anni non ci sono modifiche a livello societario, riconfermati tutti nei medesimi ruoli. Vengono però messi a segno tre colpi di mercato fondamentali: Simone Ragazzini, Michele Viviani e Luca Mengozzi, che saranno protagonisti nel futuro. Il campionato prevede due gironi da 12 squadre, al termine del quale le prime 4 classificate avrebbero formato un tabellone ad eliminazione diretta (andata e ritorno ed eventuale bella) dal quale solo una avrebbe goduto della promozione in serie D. Un’impresa veramente ardua, in cui bravura e fortuna si sarebbero dovute miscelare sapientemente. Per la neopromossa Grifo l’obiettivo dichiarato è la salvezza, ed inizialmente nessuno dà credito alla formazione guidata dalla coppia Bassi-Fabbri. Tuttavia a suon di vittorie la Grifo si crea un nome e dopo 8 giornate è imbattuta in testa da sola alla classifica e diventa la squadra da battere. Sembra un sogno per Mongardi e soci, tant’è che spunta il "patema della vittoria" (espressione dal coach Bassi) e cioè la necessità di vincere sempre. Il record di vittorie è portato a 17 (11 della passata stagione + 8) ed è infranto il 13 dicembre 2000 a Bologna contro i bolognesi dell’F84, nell’ultimo incontro prima del riposo natalizio. Delle 24 partite ufficiali disputate nell’anno solare 2000 la Grifo ne ha perse solo 2 !!! Al ritorno dalle vacanze però dopo una rosicata vittoria interna la Grifo infila una serie di 6 sconfitte consecutive, venendo così risucchiata a centro classifica. C’è chi teme il tracollo, infortuni e morale basso non aiutano di certo, ma Bassi e Fabbri non disperano. Si ritorna a vincere il 10 marzo 2001 contro Ozzano, smuovendo quel 18 in classifica che sembrava un tabù e dopo uno scippo subito a Budrio, Imola conclude i quattro appuntamenti rimasti con altrettanti vittorie. La Grifo merita i play-off piazzandosi al secondo posto, godendo così del fattore campo nel primo turno. L’avversario designato è il Pallavicini, giunto terzo nel proprio girone, ed Imola con due ottime prestazioni regola subito i conti. In semifinale però il destino mette di fronte agli imolesi il Fiamma MCM, squadra dominatrice del girone avversario (solo 2 sconfitte in 22 partite) e con la chiara intenzione di vincere il campionato. In gara 1 la Grifo soffre la pressione psicologica e va sotto anche di 20, ma riesce comunque a giocarsi la partita negli ultimi minuti, perdendo 94–83. È un momento fondamentale poiché risalta agli occhi di tutti che i bolognesi abituati a stravincere e non a dover lottare, sono in difficoltà contro la tenacia e la determinazione degli uomini di Bassi. In gara 2 ad Imola infatti la Grifo ristabilisce la parità (78–69) rimandando il verdetto a gara 3. Teatro del match la palestra della Birra, tanto cara agli imolesi, tant’è che un piccolo aneddoto si nasconde dietro a questa partita. Il 16 maggio 2001 quando la Grifo arrivò alla palestra, gli fu indicato lo stesso spogliatoio che gli imolesi avevano occupato in gara 1, se non che,essendo inagibile, i ragazzi di Bassi furono dirottati in un altro spogliatoio, e precisamente quello che l’anno precedente li aveva accolti nella vittoria contro il Voltone. Chi c’era inizialmente tacque, ma visto come sono andate le cose si attribuì il fatto ad un segno del destino…Comunque sia, la partita è tiratissima, nessuno molla di un centimetro anche se i padroni di casa comandano sempre. La svolta decisiva è a 90 secondi dal termine, quando Calamelli infila il libero del primo sorpasso. I bolognesi sempre spavaldi, accusano il colpo e la palla per loro comincia ad essere pesante. Ancora Calamelli dalla lunetta a 26 secondi dal gong riporta in vantaggio la Grifo. Il Fiamma decide di giocare per un tiro allo scadere. Sbagliano, ma sul rimbalzo a 6 secondi dalla fine subiscono fallo. Il canestro si stringe per il tiratore, che li sbaglia entrambi. Non è finita, il Fiamma per ben due volte recupera il rimbalzo ma la palla non ne vuol sapere di entrare! La dea bendata spedisce la Grifo in finale. La gioia è incontenibile come se fosse stata quella l’ultima partita, Bassi e Fabbri finiscono vestiti sotto la doccia e col sorriso sulle labbra ci si appresta ad affrontare l’ultimo scoglio. Gli avversari da affrontare sono quelli del Fiamma Sada, squadra corta e poco accreditata (come del resto la Grifo) per la promozione, ma con grandi individualità. Davanti ad un centinaio di sostenitori, gli imolesi subiscono per 3 tempi, andando anche sotto di 11. Ma anche in questo caso la proverbiale tenacia degli uomini Grifo esce alla distanza e al quarto decisivo tempo, suona la riscossa. Stremati dal ritmo imposto e dall’asfissiante difesa i bolognesi crollano di colpo e l’imperiosa schiacciata di Mengozzi a 2 secondi dal termine è il segno della resa. Grandi festeggiamenti e gioia incontenibile sul parquet del palazzetto dello sport di Ozzano teatro dell’impresa. É il 19 maggio 2001. In questa stagione sono 28 gli incontri disputati, di cui 19 vinti e 9 persi. La Grifo continua ad avere la miglior difesa del campionato, subendo 69 punti di media a partita. Mazzini è nella top ten dei marcatori con 441 punti realizzati in 26 partite (17 di media).


GRIFO BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 2000/01
Da sin. in piedi: R. Gavelli, E. Mazzini, A. Calamelli, L. Minichiello, M. Viviani, L. Mengozzi, A. Trocchi. Seduti: S. Ragazzini, S. Mongardi, M. Bacchini, M. Bassi (All.), G. Bassi (Dir.), R. Fabbri, D. Foschi, F. Baroncini.
Siamo ormai ai nostri giorni, la dirigenza, consapevole dell'impegno che comporta disputare un campionato regionale sia a livello di tempo sia a livello economico, già durante i primi di giugno mette a segno i primi colpi. Confermato la sponsor per il quarto anno consecutivo, confermato lo staff di allenatori ed il consiglio della società in toto, fondamentale è l'arrivo di un dirigente accompagnatore: Ragazzini Gabriele (padre di Simone, nonché accanito sostenitore insieme all'inseparabile moglie) che siederà al tavolo dei refertisti durante le partite. A livello di organico solo un paio di partenze: Viviani ed il mitico "Baro" (Due campionati vinti in due stagioni, mica male per un vecchietto di 38 anni !!!). Cinque i nuovi arrivi, Comastri Alberto e quattro giovani di belle speranze appena usciti dalle giovanili. Nasce anche il settore giovanile Grifo Basket Imola 1996, infatti un assurdo regolamento obbliga le società iscritte al campionato di serie D ad iscrivere almeno una squadra di ragazzi. In questo frangente la Virtus Imola da man forte al presidente Mongardi prestando i ragazzi per la squadra Juniores.

Il campionato è lungo ed estenuante: due gironi da 16 squadre (30 partite di regular season), la Grifo è inserita nel girone B che comprende tutta la Romagna e qualche squadra bolognese. La prima classificata accede direttamente alla C2, le seconde e le terze con formula ad incrocio spareggiano tra di loro ed una sola godrà della promozione. Cinque le retrocessioni, è cioè 15^ e la 16^ di ogni girone più la vincente dello spareggio fra le terzultime. Tra le tante novità visto la crescita di popolarità della squadra e grazie all'impegno di Foschi, finalmente è stato creato il sito web della Grifo Basket, dove oltre a notizie tecniche sul campionato in corso, c'è anche spazio per foto, curiosità e tante altre cose.grifobasketimola.interfree.it.

L'esordio non è dei più felici: tre sconfitte consecutive a causa anche un calendario poco favorevole, gettano gli imolesi nel panico. poi la Grifo si risolleva. Dalla federazione arriva una vittoria a tavolino (relativa alla prima giornata) per irregolarità degli avversari, poi il successo meritato a Russi sommato al bottino pieno casalingo sospingono i nostri nelle parti alte della classifica. L'apice si tocca alla 12^ quando grazie al canestro pesante di Maz a fil di sirena, la Grifo strappa una vittoria esterna al temuto Altedo di Marcheselli. La classifica dice 14, la favola continua. C'è chi sogna già qualcosa di magico, ed invece il risveglio è traumatico. Nelle successive 6 giornate la Grifo incassa solo sconfitte, poi raccoglie 2 punti a discapito dei cugini castellani per altro ormai condannati alla retrocessione, per poi subire ancora 3 sconfitte, scivolando pericolosamente nelle zone basse della classifica. L'obiettivo a questo punto diventa il 13° posto che garantisce la permanenza in serie D. (La 14^ infatti avrebbe dovuto spareggiare con la sorella dell'altro girone, per un posto al sole). Mancano 9 turni alla fine e per gli imolesi si prospettano due partite chiave, entrambe in trasferta, contro due dirette concorrenti. Anche se il responso è di una vinta e una persa, la situazione rimane critica. Anche la fondamentale vittoria interna contro il Trebbo (canestro a fil di sirena di Comastri) non risolleva le sorti. Ormai è chiaro che per il fatidico 13° posto se la giocheranno Imola e S. Agata. All'undicesima di ritorno, la Grifo arriva a S. Agata con il +11 dell'andata ed un +2 in classifica. Vittoria significherebbe un + 6 virtuale.invece arriva una sconfitta, per fortuna di 7 lunghezze che consente almeno di mantenere il vantaggio in caso di arrivo a pari merito. Le restanti 4 giornate sono un calvario di sofferenza, con un occhio anche ai risultati altrui. Due turni di sconfitte per entrambe e la svolta arriva alla 14^. Imola in casa contro Codigoro, S.Agata in casa contro Altedo. A S.Agata si gioca il venerdì e l'Altedo vince consegnando agli imolesi l'ultimo match-ball. La Grifo gioca col cuore e con i nervi per risollevare una stagione disastrosa ed alla fine arriva la meritata salvezza. L'ultima giornata non serve a niente, la Grifo prende un "ventello" a Forlì ed anche se S. Agata vince a Bologna, la parità condanna i ravennati.

Per la statistica, salvezza raggiunta a 22 punti per differenza canestri..qualcuno ringrazia ancora per quei due punti a tavolino..

GRIFO BASKET IMOLA 1996 Stagione Sportiva 2001/2002
In piedi da sinistra: Bassi G., Mazzini E., Monti Manuel, Comastri Alberto, Minichiello L., Mengozzi L., Calamelli A., Trocchi A., Ragazzini Gabriele. Seduti da sinistra: Mongardi S., Berretta F., Bacchini M., Fabbri R. (Vice), Bassi M. (All.), Berardi Bianca (Prep. Atl.) Ragazzini S., Falconi Marco, Benfenati Simone. Manca nella foto Foschi D.
La salvezza rosicata non spegne l'entusiasmo societario, che con rinnovato vigore si ripropone. La consapevolezza di aver creato dal nulla una struttura piccola ma efficace, esalta Bassi M., Foschi, Mongardi e Bassi G. che vedono nel decennale un traguardo irrinunciabile. Profondi cambiamenti sono nell'aria, a partire dal mercato estivo, che priva la squadra di due pedine fondamentali (l'asse play-pivot come direbbero i nostalgici.), Ragazzini e Mengozzi infatti sono in partenza per la categoria superiore (C2), richiesti da altre società. Onorati e fieri di ciò e considerato l'abbandono di Comastri, la squadra si trova però in grave deficit di giocatori. Per fortuna il primo pilastro è gettato dal capitano Bacchini, che conferma la sua presenza, confermano anche Mazzini, Mongardi, Trocchi, Calamelli, Minichiello, Falconi e Benfenati. Una fervida trattativa con il Castel San Pietro di pari categoria, porta alla Grifo tre giocatori: Remondini, Di Placido e Pirazzoli, per quest'ultimo trattasi di un ritorno, in quanto già nel 96-97 aveva vestito i colori imolesi. Memori delle esperienze passate, (servono a questo gli anni !!!), la dirigenza punta su un roster più ampio e così altri giocatori approdono alla corte di coach Bassi. Il primo non ha bisogno di tante presentazioni, Marco Regazzi che alla soglia dei 40 anni non è ancora stanco di sudare, il secondo è un giovane talentuoso, di scuola B1, proveniente da Castel San Pietro, Coccaro Giuseppe classe '82. L'ultimo ma solo cronologicamente è l'imolese Matteo Galli classe 72, con un passato nelle squadre amatori di Imola. Come per la passata stagione permane la regola degli "under" a referto, non più 3 ma solamente 2, di classe 82 o seguenti. A questo proposito, oltre ai già citati Falconi, Benfenati e Coccaro, viene tesserato Laffi Luca, giovane promettente classe '85, proveniente dalla Virtus Imola. Confermata la squadra Juniores Grifo in collaborazione sempre con la Virtus Imola. La formula del campionato è la stessa dello scorso, 2 gironi da 16 squadre. Le prime promosse, le seconde e le terze spareggiano incrociate per altri 2 posti. Novità invece sulle retrocessioni, 3 per girone. Teatro delle partite sempre la palestra Cavina, il sabato sera.

Per la decima volta la Grifo si appresta ad affrontare il campionato: sono passati gli anni ma l'entusiasmo e l'amore per il basket sono sempre gli stessi.

Campionati disputati

Stagione Serie Sponsor Risultato finale
1993/94 II Divisione Grand Prix Pub 4° nel girone
1994/95 II Divisione Nerio Galamini 5° assoluta (promossa con ripescaggio)
1995/96 I Divisione Nerio Galamini 1° nel girone (promossa)
1996/97 Promozione Fabbi Imola 11° nel girone (retrocessa)
1997/98 I Divisione Stargas 1° nel girone (sconfitta in finale)
1998/99 I Divisione Corriere Executive 3° nel girone (sconfitta ai quarti)
1999/00 I Divisione Corriere Executive 2° nel girone (promossa)
2000/01 Promozione Corriere Executive 2° nel girone (promossa)
2001/02 Serie D Corriere Executive 12° nel girone
2002/03 Serie D Corriere Executive  
2003/04 Serie D    
2004/05 Serie D    

Hall of fame

  TOTALI
Atleti Stagioni Partite Punti Media
MONGARDI Stefano 12 195 1900 9,7
CALAMELLI Albert 10 225 1587 7,1
BACCHINI Massimiliano 9 152 1143 7,5
MINICHIELLO Luca 9 178 715 4,0
TROCCHI Andrea 7 64 231 3,6
FOSCHI Davide 7 67 106 1,6
COSTA Luca 5 82 595 7,3
ZACCHERINI Fabrizio 5 56 304 5,4
FINI Alberto 5 40 152 3,8
CHIARINI Jacopo 5 67 131 2,0
MAZZINI Manuele 4 87 1308 15,0
RAGAZZINI Simone 4 102 1110 10,9
PIRAZZOLI Carlo 4 90 916 10,2
MAZZA Mauro 4 70 738 10,5
GAVELLI Ronnie 4 40 52 1,3
GRAMANTIERI Sauro 3 51 807 15,8
ROCCHI Valerio 3 61 653 10,7
DI PLACIDO Paolo 3 97 556 5,7
ZACCHERINI Luca 3 44 486 11,0
GALLI Matteo 3 56 273 4,9
REMONDINI Gianluca 3 40 239 6,0
FABBRI Roberto 3 41 222 5,4
MACCAFERRI Marco 3 33 118 3,6
BASSI Massimo 3 23 79 3,4
MENGOZZI Luca 2 55 617 11,2
MOSSINI Massimiliano 2 33 554 16,8
REGAZZI Marco 2 29 513 17,7
MONGARDI Marco 2 36 312 8,7
BARONCINI Franco 2 42 218 5,2
DALL'OSSO Pietro 2 21 125 6,0
GRANDI Walter 2 26 95 3,7
BENFENATI Simone 2 36 93 2,6
ARCANGELI Andrea 2 36 77 2,1
FALCONI Marco 2 26 73 2,8
ARTESINO Simone 2 19 30 1,6
FRESCHI Pierluca 2 5 19 3,8
BASSI Giampiero 2 3 6 2,0
SORGHI Gabriele 1 34 618 18,2
TARQUINIO Simone 1 29 505 17,4
RICCI Roberto 1 29 457 15,8
PASOTTI Michele 1 28 343 12,3
PIRAZZOLI Paolo 1 30 314 10,5
COSTA Francesco 1 23 251 10,9
CASADIO Claudio 1 34 234 6,9
PEDERZOLI Paolo 1 18 227 12,6
MONTEFIORI Stefano 1 34 219 6,4
VIVIANI Michele 1 20 196 9,8
GUBINELLI Francesco 1 25 191 7,6
COCCARO Giuseppe 1 11 175 15,9
COMASTRI Alberto 1 21 145 6,9
GIANFORTE Giuseppe 1 19 133 7,0
MINARDI Andrea 1 30 82 2,7
MARANGONI Aldo 1 12 68 5,7
SIMONI Alessandro 1 15 38 2,5
MONTI Manuel 1 21 34 1,6
BELTRANDI Nicola 1 3 24 8,0
LO PRESTI Andrea 1 3 24 8,0
BRUSAFERRI Massimiliano 1 7 19 2,7
LAFFI Luca 1 6 14 2,3
BERRETTA Francesco 1 7 11 1,6
BENVENUTO Paolo 1 3 7 2,3
VISANI Christian 1 3 7 2,3
ZAMBRINI Federico 1 2 4 2,0
MANARA Sandro 1 17 4 0,2
ERRANI Marco 1 5 3 0,6
MITA Lorenzo 1 5 3 0,6
ZACCHERINI Simone 1 1 2 2,0
MANUELLI Samuele 1 10 0 0,0
BRUSAFERRI Emanuele 1 1 0 0,0

Aggiornato al termine della stagione 2004/2005


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