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10 ANNI DI STORIAChi crede nella numerologia pensa che ogni numero o data abbia una misteriosa proprietà soprannaturale. Ebbene, senza scomodare maghi o medium specializzati, anche noi della Grifo abbiamo il nostro numero fortunato, o meglio la nostra data fortunata: il 19 Maggio.Infatti è stato proprio in questo stesso giorno che la Grifo ha vinto le due finali (la prima nel 2000, la seconda nel 2001) che le hanno permesso di passare dalla I Divisione alla Serie D, passando dalla Promozione: un doppio salto tanto inatteso quanto sognato da chiunque abbia mai giocato in una squadra. Un gruppo compatto e unito dal desiderio di divertirsi giocando insieme: questa è stata ed è tuttora la forza della Grifo. Ecco perché sperando di coinvolgere chi leggerà queste righe vogliamo raccontare la favola di questa società, nata quasi per gioco Correva lanno 1993 quando dalle menti di Massimo Bassi, Luca Costa e Stefano Mongardi nacque la volontà di cimentarsi in un campionato "professionistico", dove oltre ai due punti in palio ci fosse anche una sfida a scalare le categorie. Insieme al coach Antonio Pirazzoli, meglio conosciuto ad Imola come "Digest", venne assemblata una squadra che vedeva nelle sue file vecchi marpioni e giovani promettenti, questi ultimi provenienti soprattutto dalle giovanili della Virtus o da insoddisfacenti esperienze in campionati amatoriali. Durante la calda estate si decise di disputare il campionato di II Divisione, corrispondente allora al primo gradino della lunga scala per raggiungere la serie A della pallacanestro. Mancava però la struttura societaria, che fortunatamente venne fornita dal magnate Andrea Lo Presti detto "Lopez", oggi general manager della Virtus Imola, allora presidente della Polisportiva Olimpia, società a conduzione familiare (il consiglio era infatti costituito dalla famiglia Lo Presti) e che annoverava tra le tante sezioni anche quella del basket. Lo sponsor era il Gran Prix Pub. La squadra era formata dai seguenti giocatori: Stefano Mongardi (a mezzo servizio causa il servizio militare), Sauro Gramantieri, Massimiliano Mossini, Giampiero Bassi, Jacopo Chiarini, Marco Maccaferri, Marco Marangoni, Massimo Bassi, Alberto Fini, Nicola Beltrandi, Walter Grandi, Fabrizio Zaccherini, Roberto Fabbri, Luca Costa e Pier Luca Freschi. La neonata squadra ottenne 11 successi su 18 partite e si classificò al quarto posto del girone eliminatorio. POLISP. OLIMPIA GRAND PRIX PUB 1993/94 Da sin. in piedi: A. Lo Presti (Pres.), J. Chiarini, S. Gramantieri, M. Maccaferri, M. Mossini, M. Bassi, M. Marangoni, A. Pirazzoli (All.). Seduti: G. Bassi, A. Fini, N. Beltrandi, W. Grandi, F. Zaccherini, R. Fabbri, L. Costa, P.L. Freschi. POLISP. OLIMPIA NERIO GALAMINI 1994/95 Da sin. in piedi: F. Zaccherini, A. Fini, W. Grandi, J. Chiarini, S. Mongardi, A. Calamelli, M. Mossini, M. Maccaferri, S. Gramantieri, N. Beltrandi, L. Zaccherini, L. Costa, P.L. Freschi. Seduto: M. Bassi (All.) POLISP. OLIMPIA NERIO GALAMINI 1995/96 Da sin. in piedi: J. Chiarini, R. Gavelli, A. Calamelli, M. Mazza, S. Gramantieri, M. Maccaferri. Seduti: L. Zaccherini, L. Costa, F. Zaccherini, M. Bassi (All.), M. Bacchini, D. Foschi, A. Fini. GRIFO BASKET IMOLA FABBI IMOLA 1996/97 Da sin. : G. Bassi (Dirig.), F. Zaccherini, L. Zaccherini, D. Foschi, S. Mongardi, J. Chiarini, S. Gramantieri, A. CAlamelli, L. Minichiello, M. Mazza, A. Trocchi, V. Rocchi, M. Bacchini, L. Costa, A. Fini, M. Bassi (All.). GRIFO
BASKET IMOLA STARGAS 1997/98
Una retrocessione ed una promozione mancata allultimo secondo in
due anni sembrano una punizione ingiusta per Mongardi e soci. Verrebbe voglia
di mollare, ma il desiderio di dimostrare che quella squadra poteva fare meglio
era così grande che si decise di non mollare. La dirigenza decise di tornare
alle origini, ponendosi come obiettivo primario il divertimento fra amici senza
guardare al risultato. Roberto Fabbri, dopo la cocente delusione dell'anno precedente,
abbandonò per andare a giocare negli amatori, a Bassi, persi un po di chili,
tornò la voglia di giocare. Si richiamarono inoltre in squadra Fabrizio Zaccherini,
Ronnie Gavelli e Luca Costa, quest'ultimo anche in veste di consigliere al posto
di Walter Grandi. I giovani Gubinelli, Pederzoli, Pirazzoli, Costa e Arcangeli
approdati lanno precedente lasciarono la squadra. Anche Alberto Fini disse
addio alla Grifo dopo ben 5 anni. Lo sponsor cambiò nuovamente: era la volta
del Corriere Executive. Anche il campo di gioco cambiò e divenne la Palestra
Cavina, dove si gioca tuttora. Alla guida della squadra venne ingaggiato Emilio
Vigori, vecchia gloria della Virtus Imola. Linnesto del lungo Giuseppe "Pennello" Gianforte
fu di grande giovamento per lo spogliatoio grazie alla sua grande simpatia, un
po meno alla squadra a causa della sua proverbiale flemma. Il campionato,
uguale come formula al precedente (cinque gironi per un totale di 50 squadre),
andò via veloce. La Grifo vinse 11 partite e ne perse 7, classificandosi al terzo
posto. Nel primo turno di play-off affrontò il Pianoro. Lavversario si
dimostrò insormontabile per gli imolesi che persero entrambe le partite, terminando
così il campionato. In quell'anno fu con noi come dirigente accompagnatore anche
Terenzio Sgubbi. Purtroppo, a causa della sua prematura scomparsa, abbiamo potuto
solo in parte apprezzare la sua grande simpatia e umanità; manteniamo però vivo
in noi il suo ricordo e ci piace pensare che continui a seguire le nostre gesta
Da sin. in piedi: J. Chiarini, F. Gubinelli, A. Trocchi, P. Pederzoli, L. Minichiello, A. Arcangeli, M. Mazza, A. Calamelli, V. Rocchi, C. Pirazzoli. Seduti: M. Mongardi, D. Foschi, M. Bassi (V.All.), R. Fabbri (All.), S. Mongardi, F. Costa. GRIFO
BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 1998/99
Arriviamo così praticamente ai giorni nostri, cioè al 1999 che, dopo l'anno
della fondazione, è sicuramente l'anno più importante e di svolta. Luca
Costa esce (questa volta definitivamente) dalla società ed il suo posto
in consiglio viene preso da Cecilia Baroncini, moglie del presidente Mongardi.
Accanto a lei rimangono i tre consiglieri "storici" Massimo e
Giampiero Bassi (non sono fratelli, ne cugini!?) e il fresco ing. Davide
Foschi. Riconfermato lo sponsor sorge il problema del coach, ruolo che
viene rioccupato da Massimo Bassi, che appende definitivamente le scarpe
al chiodo (per la cronaca lultimo canestro in una gara ufficiale
il buon Bassetta lha segnato il 14/04/99 in occasione della trasferta
vinta ad Ozzano contro lITC dove segnò 8 punti). Se ne vanno "Pennello" Gianforte,
Valerio Rocchi , "Firu" Zaccherini e "Duke" Mongardi,
mentre arrivano Emanuele Mazzini, Christian "Visu" Visani, Franco
Baroncini e Samuele Manuelli. L'ennesimo campionato di I divisione comincia
nel peggiore dei modi: due sconfitte nelle prime tre partite e con Mazzini
e Visani subito infortunati. La Grifo trascorre le feste natalizie con
la paura di avere sottovalutato il campionato. Ma il destino stava per
ricordarsi della Grifo: alla ripresa del campionato il 9 Gennaio 2000 in
trasferta a Castel San Pietro, 6 uomini a referto guidati da Foschi nellinsolita
veste di coach a causa di una caviglia rotta (tutti gli altri, coach Bassi
compreso, erano a letto influenzati) sbancano il Palaterme, dando il via
ad una serie incredibile di vittorie. La squadra acquista via via sempre
più fiducia e dopo la sconfitta maturata a Castel Guelfo il 23 febbraio
contro la prima della classe, fino al termine della regular season saranno
solo vittorie. Il conto finale sarà di 3 perse e 13 vinte. Giunta seconda
dietro al Medicina, la Grifo affronta nel primo turno di play-off lAnnunziata
di Bologna, regolata con un secco 2 a 0. Rimangono in lizza 12 squadre
per 4 promozioni. La federazione cambia il classico sistema a eliminazione
diretta e raggruppa le restanti in mini gironi allitaliana composti
da tre squadre. Le vincenti accedono alla Promozione. La Grifo è abbinata
al Levus Basket ed al Voltone Basket, due formazioni dai volti diametralmente
opposti, la prima composta di over 30, esperta e dai ritmi blandi, la seconda
invece giovane e veloce. Il 13 maggio 2000 alla Cavina arrivano i "vecchietti" bolognesi.
Coach Bassi ordina un forcing asfissiante per non dare tempo agli attempati
avversari di impostare il ritmo a loro più congeniale. È subito break,
con Mazzini e soci che sembrano regolare la faccenda nei primi minuti (si
giocava ancora sui due tempi da 20). Gli ospiti però piano piano rosicchiano
lo svantaggio e i minuti finali sono da thrilling. A quel punto ci pensa
capitan Bacchini che con un cesto più aggiuntivo regala la vittoria alla
Grifo 61 a 56. Gli imolesi sono ad un passo dalla Promozione, infatti vincendo
anche laltro confronto, la terza partita fra le perdenti sarebbe
inutile. Il 19 Maggio 2000 alla palestra della Birra a Bologna la Grifo
affronta il Voltone Basket. Sotto subito nel punteggio 174, incapaci
di arginare i ficcanti contropiede dei giovani avversari, Bassi rivede
i fantasmi della finale del 1996 alla Carracci. Poi Mongardi, Mazzini e
Calamelli (60 punti totali) prendono per mano la squadra e ribaltano il
risultato già nei primi 20. Nella ripresa la Grifo è galvanizzata,
anche Manuelli, esordiente nella categoria, viene utilizzato e porta il
suo prezioso contributo. Alla fine sul tabellone è stampato 66 75
per la Grifo. La Grifo vince quindi con merito, ed è un tripudio di gioia
e di abbracci tra i tanti sostenitori al seguito. Imola chiude lannata
sportiva con 17 vittorie (di cui 11 consecutive dopo il 23 febbraio) e
3 sole sconfitte, con la difesa meno perforata del campionato: la miseria
di 56,5 punti subiti a partita. Da sin. : D. Foschi, L. Costa, M. Bacchini, A. Trocchi, A. Calamelli, G. Gianforte, E. Vigori (All.), L. Minichiello, V. Rocchi, R. Gavelli, M. Bassi, S. Mongardi, M. Mongardi. GRIFO
BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 1999/2000
Il successo galvanizza la dirigenza, che si getta a capofitto per organizzare
al meglio la stagione futura e non arrivare impreparati. Febal pur rimanendo
nel roster dei giocatori decide mettere la sua esperienza a disposizione
di Bassi alla guida della squadra. Manuelli saluta e ringrazia per la bella
esperienza, Visani infortunatosi ad inizio anno aveva già deciso di smettere.
Per la prima volta dopo 8 anni non ci sono modifiche a livello societario,
riconfermati tutti nei medesimi ruoli. Vengono però messi a segno tre colpi
di mercato fondamentali: Simone Ragazzini, Michele Viviani e Luca Mengozzi,
che saranno protagonisti nel futuro. Il campionato prevede due gironi da
12 squadre, al termine del quale le prime 4 classificate avrebbero formato
un tabellone ad eliminazione diretta (andata e ritorno ed eventuale bella)
dal quale solo una avrebbe goduto della promozione in serie D. Unimpresa
veramente ardua, in cui bravura e fortuna si sarebbero dovute miscelare
sapientemente. Per la neopromossa Grifo lobiettivo dichiarato è la
salvezza, ed inizialmente nessuno dà credito alla formazione guidata dalla
coppia Bassi-Fabbri. Tuttavia a suon di vittorie la Grifo si crea un nome
e dopo 8 giornate è imbattuta in testa da sola alla classifica e diventa
la squadra da battere. Sembra un sogno per Mongardi e soci, tantè che
spunta il "patema della vittoria" (espressione dal coach Bassi)
e cioè la necessità di vincere sempre. Il record di vittorie è portato
a 17 (11 della passata stagione + 8) ed è infranto il 13 dicembre 2000
a Bologna contro i bolognesi dellF84, nellultimo incontro prima
del riposo natalizio. Delle 24 partite ufficiali disputate nellanno
solare 2000 la Grifo ne ha perse solo 2 !!! Al ritorno dalle vacanze però dopo
una rosicata vittoria interna la Grifo infila una serie di 6 sconfitte
consecutive, venendo così risucchiata a centro classifica. Cè chi
teme il tracollo, infortuni e morale basso non aiutano di certo, ma Bassi
e Fabbri non disperano. Si ritorna a vincere il 10 marzo 2001 contro Ozzano,
smuovendo quel 18 in classifica che sembrava un tabù e dopo uno scippo
subito a Budrio, Imola conclude i quattro appuntamenti rimasti con altrettanti
vittorie. La Grifo merita i play-off piazzandosi al secondo posto, godendo
così del fattore campo nel primo turno. Lavversario designato è il
Pallavicini, giunto terzo nel proprio girone, ed Imola con due ottime prestazioni
regola subito i conti. In semifinale però il destino mette di fronte agli
imolesi il Fiamma MCM, squadra dominatrice del girone avversario (solo
2 sconfitte in 22 partite) e con la chiara intenzione di vincere il campionato.
In gara 1 la Grifo soffre la pressione psicologica e va sotto anche di
20, ma riesce comunque a giocarsi la partita negli ultimi minuti, perdendo
9483. È un momento fondamentale poiché risalta agli occhi di tutti
che i bolognesi abituati a stravincere e non a dover lottare, sono in difficoltà contro
la tenacia e la determinazione degli uomini di Bassi. In gara 2 ad Imola
infatti la Grifo ristabilisce la parità (7869) rimandando il verdetto
a gara 3. Teatro del match la palestra della Birra, tanto cara agli imolesi,
tantè che un piccolo aneddoto si nasconde dietro a questa partita.
Il 16 maggio 2001 quando la Grifo arrivò alla palestra, gli fu indicato
lo stesso spogliatoio che gli imolesi avevano occupato in gara 1, se non
che,essendo inagibile, i ragazzi di Bassi furono dirottati in un altro
spogliatoio, e precisamente quello che lanno precedente li aveva
accolti nella vittoria contro il Voltone. Chi cera inizialmente tacque,
ma visto come sono andate le cose si attribuì il fatto ad un segno del
destino
Comunque sia, la partita è tiratissima, nessuno molla di un
centimetro anche se i padroni di casa comandano sempre. La svolta decisiva è a
90 secondi dal termine, quando Calamelli infila il libero del primo sorpasso.
I bolognesi sempre spavaldi, accusano il colpo e la palla per loro comincia
ad essere pesante. Ancora Calamelli dalla lunetta a 26 secondi dal gong
riporta in vantaggio la Grifo. Il Fiamma decide di giocare per un tiro
allo scadere. Sbagliano, ma sul rimbalzo a 6 secondi dalla fine subiscono
fallo. Il canestro si stringe per il tiratore, che li sbaglia entrambi.
Non è finita, il Fiamma per ben due volte recupera il rimbalzo ma la palla
non ne vuol sapere di entrare! La dea bendata spedisce la Grifo in finale.
La gioia è incontenibile come se fosse stata quella lultima partita,
Bassi e Fabbri finiscono vestiti sotto la doccia e col sorriso sulle labbra
ci si appresta ad affrontare lultimo scoglio. Gli avversari da affrontare
sono quelli del Fiamma Sada, squadra corta e poco accreditata (come del
resto la Grifo) per la promozione, ma con grandi individualità. Davanti
ad un centinaio di sostenitori, gli imolesi subiscono per 3 tempi, andando
anche sotto di 11. Ma anche in questo caso la proverbiale tenacia degli
uomini Grifo esce alla distanza e al quarto decisivo tempo, suona la riscossa.
Stremati dal ritmo imposto e dallasfissiante difesa i bolognesi crollano
di colpo e limperiosa schiacciata di Mengozzi a 2 secondi dal termine è il
segno della resa. Grandi festeggiamenti e gioia incontenibile sul parquet
del palazzetto dello sport di Ozzano teatro dellimpresa. É il 19
maggio 2001. In questa stagione sono 28 gli incontri disputati, di cui
19 vinti e 9 persi. La Grifo continua ad avere la miglior difesa del campionato,
subendo 69 punti di media a partita. Mazzini è nella top ten dei marcatori
con 441 punti realizzati in 26 partite (17 di media). Da sin. in piedi: F. Baroncini, R. Gavelli, E. Mazzini, S. Manuelli, L. Minichiello, A. Calamelli, A. Trocchi. Seduti: M. Bacchini, G. Bassi, D. Foschi, M. Bassi (All.), S. Mongardi, R. Fabbri, C. Visani. GRIFO BASKET IMOLA CORRIERE EXECUTIVE 2000/01 Da sin. in piedi: R. Gavelli, E. Mazzini, A. Calamelli, L. Minichiello, M. Viviani, L. Mengozzi, A. Trocchi. Seduti: S. Ragazzini, S. Mongardi, M. Bacchini, M. Bassi (All.), G. Bassi (Dir.), R. Fabbri, D. Foschi, F. Baroncini. Il campionato è lungo ed estenuante: due gironi da 16 squadre (30 partite di regular season), la Grifo è inserita nel girone B che comprende tutta la Romagna e qualche squadra bolognese. La prima classificata accede direttamente alla C2, le seconde e le terze con formula ad incrocio spareggiano tra di loro ed una sola godrà della promozione. Cinque le retrocessioni, è cioè 15^ e la 16^ di ogni girone più la vincente dello spareggio fra le terzultime. Tra le tante novità visto la crescita di popolarità della squadra e grazie all'impegno di Foschi, finalmente è stato creato il sito web della Grifo Basket, dove oltre a notizie tecniche sul campionato in corso, c'è anche spazio per foto, curiosità e tante altre cose.grifobasketimola.interfree.it. L'esordio non è dei più felici: tre sconfitte consecutive a causa anche un calendario poco favorevole, gettano gli imolesi nel panico. poi la Grifo si risolleva. Dalla federazione arriva una vittoria a tavolino (relativa alla prima giornata) per irregolarità degli avversari, poi il successo meritato a Russi sommato al bottino pieno casalingo sospingono i nostri nelle parti alte della classifica. L'apice si tocca alla 12^ quando grazie al canestro pesante di Maz a fil di sirena, la Grifo strappa una vittoria esterna al temuto Altedo di Marcheselli. La classifica dice 14, la favola continua. C'è chi sogna già qualcosa di magico, ed invece il risveglio è traumatico. Nelle successive 6 giornate la Grifo incassa solo sconfitte, poi raccoglie 2 punti a discapito dei cugini castellani per altro ormai condannati alla retrocessione, per poi subire ancora 3 sconfitte, scivolando pericolosamente nelle zone basse della classifica. L'obiettivo a questo punto diventa il 13° posto che garantisce la permanenza in serie D. (La 14^ infatti avrebbe dovuto spareggiare con la sorella dell'altro girone, per un posto al sole). Mancano 9 turni alla fine e per gli imolesi si prospettano due partite chiave, entrambe in trasferta, contro due dirette concorrenti. Anche se il responso è di una vinta e una persa, la situazione rimane critica. Anche la fondamentale vittoria interna contro il Trebbo (canestro a fil di sirena di Comastri) non risolleva le sorti. Ormai è chiaro che per il fatidico 13° posto se la giocheranno Imola e S. Agata. All'undicesima di ritorno, la Grifo arriva a S. Agata con il +11 dell'andata ed un +2 in classifica. Vittoria significherebbe un + 6 virtuale.invece arriva una sconfitta, per fortuna di 7 lunghezze che consente almeno di mantenere il vantaggio in caso di arrivo a pari merito. Le restanti 4 giornate sono un calvario di sofferenza, con un occhio anche ai risultati altrui. Due turni di sconfitte per entrambe e la svolta arriva alla 14^. Imola in casa contro Codigoro, S.Agata in casa contro Altedo. A S.Agata si gioca il venerdì e l'Altedo vince consegnando agli imolesi l'ultimo match-ball. La Grifo gioca col cuore e con i nervi per risollevare una stagione disastrosa ed alla fine arriva la meritata salvezza. L'ultima giornata non serve a niente, la Grifo prende un "ventello" a Forlì ed anche se S. Agata vince a Bologna, la parità condanna i ravennati. GRIFO
BASKET IMOLA 1996 Stagione Sportiva 2001/2002
La salvezza rosicata non spegne l'entusiasmo societario, che con rinnovato
vigore si ripropone. La consapevolezza di aver creato dal nulla una struttura
piccola ma efficace, esalta Bassi M., Foschi, Mongardi e Bassi G. che vedono
nel decennale un traguardo irrinunciabile. Profondi cambiamenti sono nell'aria,
a partire dal mercato estivo, che priva la squadra di due pedine fondamentali
(l'asse play-pivot come direbbero i nostalgici.), Ragazzini e Mengozzi
infatti sono in partenza per la categoria superiore (C2), richiesti da
altre società. Onorati e fieri di ciò e considerato l'abbandono di Comastri,
la squadra si trova però in grave deficit di giocatori. Per fortuna il
primo pilastro è gettato dal capitano Bacchini, che conferma la sua presenza,
confermano anche Mazzini, Mongardi, Trocchi, Calamelli, Minichiello, Falconi
e Benfenati. Una fervida trattativa con il Castel San Pietro di pari categoria,
porta alla Grifo tre giocatori: Remondini, Di Placido e Pirazzoli, per
quest'ultimo trattasi di un ritorno, in quanto già nel 96-97 aveva vestito
i colori imolesi. Memori delle esperienze passate, (servono a questo gli
anni !!!), la dirigenza punta su un roster più ampio e così altri giocatori
approdono alla corte di coach Bassi. Il primo non ha bisogno di tante presentazioni,
Marco Regazzi che alla soglia dei 40 anni non è ancora stanco di sudare,
il secondo è un giovane talentuoso, di scuola B1, proveniente da Castel
San Pietro, Coccaro Giuseppe classe '82. L'ultimo ma solo cronologicamente è l'imolese
Matteo Galli classe 72, con un passato nelle squadre amatori di Imola.
Come per la passata stagione permane la regola degli "under" a referto,
non più 3 ma solamente 2, di classe 82 o seguenti. A questo proposito,
oltre ai già citati Falconi, Benfenati e Coccaro, viene tesserato Laffi
Luca, giovane promettente classe '85, proveniente dalla Virtus Imola. Confermata
la squadra Juniores Grifo in collaborazione sempre con la Virtus Imola.
La formula del campionato è la stessa dello scorso, 2 gironi da 16 squadre.
Le prime promosse, le seconde e le terze spareggiano incrociate per altri
2 posti. Novità invece sulle retrocessioni, 3 per girone. Teatro delle
partite sempre la palestra Cavina, il sabato sera.In piedi da sinistra: Bassi G., Mazzini E., Monti Manuel, Comastri Alberto, Minichiello L., Mengozzi L., Calamelli A., Trocchi A., Ragazzini Gabriele. Seduti da sinistra: Mongardi S., Berretta F., Bacchini M., Fabbri R. (Vice), Bassi M. (All.), Berardi Bianca (Prep. Atl.) Ragazzini S., Falconi Marco, Benfenati Simone. Manca nella foto Foschi D. Per la decima volta la Grifo si appresta ad affrontare il campionato: sono passati gli anni ma l'entusiasmo e l'amore per il basket sono sempre gli stessi. Campionati disputati
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